Fletcher Towelwork

lunedì 21 giugno 2010


A SCUOLA …… DI NORDIC WALKING

Frequentano la scuola media Dante Alighieri - Enrico Fermi di Rimini i più giovani Nordic Walkers ANWI dell’Emilia Romagna.

Maggio 2010 la preside della scuola media D. Alighieri - E. Fermi di Rimini prof. Enrica Morolli attiva tra i progetti del programma scolastico, il primo corso ufficiale ANWI della regione Emilia Romagna.

Il corso, tenuto dalla istruttrice Vanessa Golinelli, è stato svolto rispettando tutti i parametri ufficiali della Federazione Internazionale INWA: livello base, tecnica1 e tecnica 2.


I ragazzi, studenti della I° G del suddetto istituto, hanno approfondito con questa occasione alcuni concetti rudimentali di biomeccanica e studiate alcune tecniche di progressione.

Il progetto ha visto la collaborazione interdisciplinare delle professoresse di Scienze e Matematica Giliola Mini e di Scienze Motorie Grazia Ortolani, che ringraziamo per la collaborazione e disponibilità.
Rigraziamo, in questa sede, Francesco Gobbi di Mountain Experience di Savignano per il supporto tecnico dei materiali.
Il corso è stato concluso con un’escursione lungo gli argini del fiume Marecchia, dove gli studenti hanno conseguito il diploma ANWI con lode per aver dimostrato un comportamento esemplare, un forte spirito di gruppo impegno e rispetto per l’ambiente.










Cos’è il nordic walking?
Ai neodiplomati la parola…
Grazie Vanessa per avermi insegnato il nordic walking, perché è uno sport che ti fa rimanere in forma, non ti fa faticare e ti fa diventare amico della natura. Pietro Terenzi 1°G

Il nordic walking è uno sport che non conoscevo, ma praticandolo sono rimasto affascinato. Questa esperienza per me è stata molto bella e questo sport mi piace moltissimo perché non sei chiuso in una palestra, ma , muovendoti, hai la possibilità di osservare gli animali e i colori della natura, di ascoltare i suoni, sei a diretto contatto con la natura . Stefano Albini 1°G

Ritengo il nordic walking uno sport impegnativo, ma molto divertente . Luca Bacchini 1°G

Per me è stato bellissimo fare nordic walking e l’ho trovato molto interessante. E’ stata un’esperienza che spero di ripetere. Federica Semprini 1°G

Il nordic walking è uno sport molto bello che ti insegna molte cose, ti migliora la postura e rinforza l’equilibrio. A me è piaciuto molto e spero di rifarlo il prossimo anno sempre con Vanessa. Questo sport è molto divertente, poi quei bastoncini sono stupendi !!!!!!! Con quei bastoncini si possono fare salite e discese senza farsi male. Matteo Letardi 1°G.

Il nordic walking è l’insieme di sport e natura, ti fa sentire libero, atletico e felice di avere una buona salute. Io in questa esperienza mi sono sentita molto bene, il nordic walking è uno sport interessante e istruttivo penso di approfondirlo e consigliarlo ai miei famigliari. Ibn Fekih Said Siwar 1°G.

A me il nordic walking piace molto, perché è uno sport divertente, molto istruttivo e a Rimini si può praticare al mare, nei parchi e lungo il fiume Marecchia. Giorgia Giovagnoli 1°G

Il nordic walking è stata un’esperienza molto bella, impegnativa e divertente. Arianna Cicchetti 1°G

L’esperienza del nordic walking mi è piaciuta moltissimo e ho scoperto che con i bastoncini si cammina più velocemente e si fa meno fatica. Annalaura Polazzi 1°G

Il nordic walking è stata per me un’ esperienza nuova, perché non conoscevo questo sport . Sono felice di essermi diplomata con 10 e lode. Consiglio alle persone di praticarlo perché è molto bello stare a contatto con la natura. Nedreta Seadini 1°G

A me il nordic walking piace tantissimo perché è divertente, ti insegna a coordinare i movimenti e fa bene alla salute. Sono felice della nostra istruttrice Vanessa. Nesrine Naimi 1°G

E’ stata un’ emozione molto bella , abbiamo percorso un tratto di fiume, c’era un bellissimo paesaggio che abbiamo apprezzato camminando in gruppo. Mi è piaciuto praticare questo nuovo sport, non mi è sembrato difficile, ma io e i miei compagni ci siamo impegnati moltissimo per conseguire il diploma. Giacomo Berti 1°G

A me il nordic walking è piaciuto moltissimo perché ho imparato regole nuove, parole nuove. Vorrei rifare questa esperienza perché non sapevo che con l’aiuto dei bastoncini non si fa fatica nemmeno in salita. All’inizio dell’esperienza faticavo a seguire il gruppo, poi dopo aver capito cosa dovevo fare, non ho mai abbandonato la posizione di fianco a Vanessa. Valentina Zhuang 1°G

Per me le uscite di nordic walking sono state impegnative, ma la fatica iniziale ha dato dei frutti: primo mi sono messo alla prova, a me piacciono le novità e mi impegno a superare le difficoltà, secondo mi sono divertito con i miei compagni, che come me ci tenevano a far bella figura. Vincenzo Daidone 1°G

Tutte le lezioni di nordic walking sono state belle, ma l’ultima uscita è stata entusiasmante perché abbiamo messo in pratica le cose apprese e tutti insieme abbiamo collaborato alla riuscita dell’esperienza. Sofia Focaccia 1°G

Le uscite di nordic walking mi sono piaciute un sacco. E’ stato eccitante e divertente nello stesso tempo camminare nel parco e lungo gli argini del fiume Marecchia. E’ un’ esperienza che rifarei molto volentieri. Elisabetta Paganelli 1°G

Il nordic walking è una disciplina molto utile perché corregge la postura. E’ un’attività divertente e la puoi fare in ogni luogo. Christian Coatti 1°G

Per me il nordic walking è stata un’esperienza nuova, divertente e sicuramente utile per imparare a muoversi in modo corretto. E’ un’ esperienza che vorrei ripetere. Matteo Ragone 1°G

Nell’ultima lezione di nordic walking mi sono impegnato molto e mi sono stancato, ma guidato da Vanessa, la nostra brava istruttrice, mi sono soprattutto divertito. Fare una nuova esperienza con persone diverse, scoprire uno sport, tecniche e strumenti sconosciuti mi è sembrato una cosa fantastica. Davide Bruschi 1°G

L’esperienza del nordic walking è stata molto bella ed è giusto divulgarla perché il nordic walking è uno sport che fa bene sia mentalmente che fisicamente e ti fa apprezzare maggiormente l’ambiente in cui lo pratichi. Matteo Magalotti 1°G

domenica 30 maggio 2010


Fitness e passeggiate offrono gli stessi benefici per la salute
Non ti va di fare fitness o correre? Allora puoi fare un po’ di camminate. O viceversa, tanto “pari sono”. L’importante è non scendere sotto i 10mila passi.
I ricercatori dell’Università di Alberta in Canada si sono domandati se camminare a passo svelto o fare fitness come, per esempio, l’aerobica o altri movimenti aerobici potesse apportare gli stessi benefici. Per cui hanno deciso di condurre uno studio atto a mostrare le eventuali differenze.
Per il loro studio hanno reclutato 128 soggetti di entrambi i sessi e di età compresa tra i 27 e i 65 anni che avessero in comune la sedentarietà.
Questi sono stati suddivisi in modo causale in tre gruppi. Alcuni sono stati assegnati a un programma di fitness dove si praticava un allenamento abbastanza intenso per 3-4 giorni a settimana. altri sono stati assegnati a un programma di camminate che prevedeva l’aumento graduale dei passi fino ad arrivare a 10mila al giorno. I rimanenti partecipanti hanno fatto parte del gruppo di controllo e hanno continuato la loro vita di sempre, ossia senza fare alcun esercizio.
Il tutto è durato sei mesi, dopodiché sono stati esaminati.
I dati raccolti hanno permesso di scoprire che i partecipanti del gruppo di fitness avevano una maggiore diminuzione della pressione sanguigna sistolica, una maggiore resistenza allo sforzo e miglioramenti nella funzione respiratoria, se comparati con i soggetti appartenenti agli altri due gruppi.
Gli appartenenti ai gruppi di fitness e di camminata hanno tutti mostrato una diminuzione della massa corporea, della circonferenza del girovita e della frequenza cardiaca a riposo. Allo stesso modo si è rilevata una migliore tolleranza al glucosio e al colesterolo.
«Non tutti sono in grado di avviare un programma di esercizi tradizionale, come le persone con determinati problemi di salute o diabete di tipo 2, a causa della maggiore intensità, durata e frequenza di esercizio che è necessario seguire», ha commentato l’autore dello studio dottor Gordon Bell.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Journal of Physical Activity and Health”.

Nell'ambito della convention Stay Pilates Cinzia Galletto, insegnante autorizzata all'insegnamento del Fletcher Towelwork, terrà alcune masterclass di questo programma ideato da Ron Fletcher, uno degli Elder del metodo Pilates. Il Fletcher Towelwork è un programma, unico nel suo genere, utilizza movimenti da semplici ad altamente complessi per sviluppare l'equilibrio e la stabilizzazione del cingolo scapolare oltre a "sfidare" il corpo con sequenze motorie articolate elegantemente.

Sabato 29 maggio, ore 17.30-18.30
Domenica 30 maggio ore 8.00-9.00/ore 17.00-18.00.

Le masterclass sono aperte al pubblico e vi si può partecipare anche senza l'iscrizione alla convention principale. I partecipanti alla convention avranno priorità di accesso.
Costo: 20 Euro ogni masterclass.

venerdì 28 maggio 2010

PILATES E DIABETE


Questo caso è stato condotto negli Stati Uniti.

Collin Reynolds iniziò a seguire con regolarità, le sedute Pilates, 6 anni fa senza pensare che ciò avrebbe completamente cambiato il suo corpo. Sicuramente passare da una forma tozza pesante 80 kg ad una più longilinea e snella pesante 65kg è già un buon risultato ma la reale trasformazione era interna: il suo diabete di tipo1 era stato domato grazie al movimento.
Dopo alcuni anni di pratica con il metodo Pilates, Collin notò che i tradizionali 45 minuti di lezione matwork mutavano molto la sua presenza di zuccheri nel sangue. “Vedevo una luce bianca davanti a me e questo mi faceva capire che il disturbo non era sotto controllo, dice Reynolds ora se gli zuccheri sono alti, prendo un po’ di insulina per iniziare a correggere questo stato e quando faccio matwork la mia glicemia è completamente nella norma”.
Ad oggi Reynolds offre corsi di Pilates specifici per diabetici al Vitality Studio , il suo studio Pilates a Philadelphia, dove registra i grandi cambiamenti dovuti all’insegnamento di come curarsi da soli utilizzando il metodo. In 2 anni di lezioni private una cliente diabetica di tipo 1, ha migliorato la sua postura, il sistema nervoso centrale e la circolazione, inoltre è stata seguita durante l’intera gravidanza senza problemi.


Il diabete è un disturbo che colpisce l’abilità del corpo a produrre o rispondere propriamente all’insulina, un ormone che converte gli zuccheri, gli amidi e altri cibi in energia. Le cause del diabete sono un mistero, ma genetica e fattori ambientali come l’obesità e la mancanza di esercizio fisico giocano un ruolo importante secondo l’American Diabetes Association.
E’ una delle maggiori cause di morte, in quanto è la cause di disturbi cardiaci, ictus, cecità, disturbi renali e amputazioni.

Le statistiche del Center for disease and prevention stimano che 20.8 milioni di Americani hanno il diabete, 6,2 di questi non sono coscienti di avere un disordine metabolico. In aggiunta 41 milioni di americani sono prediabetici, cioè hanno livelli di glucosio nel sangue più alti del normale, ma non tanto da diagnosticare un diabete di tipo2. Una generazione fa il diabete era raro ma ora i numeri sono cresciuti di circa il doppio tra il 1999 e il 2000; questa crescita è riferita al diabete di tipo2, una condizione in cui il corpo non utilizza l’insulina in modo appropriato e probabilmente è necessario somministrarla con pillole od iniezioni. Il tipo1 viene anche chiamato diabete giovanile, è un disturbo autoimmune in cui il corpo non è in grado da solo di produrre insulina, in quanto il sistema immunitario distrugge le cellule che la producono.

Fortunatamente il tipo 2 può essere preveduto e l’esercizio può aiutare:studi dimostrano che se ci si esercita per almeno 30 minuti al giorno, 4 volte a settimana si diminuisce il rischio di diabete del 50-60%. Altri studi dimostrano che l’esercizio fisico può diminuire le chance di contrarre il diabete del 90-95%!I recenti studi condotti hanno dato come risultato che in persone predisposte la perdita di un 5-7% peso corporeo allontanava il peggioramento del disturbo.

L’eccesso di grasso, specialmente intorno al busto e alla vita, secerne ormoni ed invia segnali che interferiscono sull’attività dell’insulina.
Come ha scoperto Reynolds, esercizi come il Pilates possono fare la differenza. Qualunque forma di esercizio allontana il rischio in quanto i muscoli aiutano a rimuovere il glucosio dal corpo; quando si è in forma, le pillole o le iniezioni che si fanno per ovviare al problema agiscono meglio, quindi si possono ridurre le dosi fino, a volte, ad eliminarle del tutto.

MA; PERCHE’ PILATES?

Il diabete è un disturbo di equilibrio, si punta a mantenere un certo livello di glucosio nel sangue che ha effetti sullo stato di salute fisica e mentale; Pilates aiuta a percepire il senso di equilibrio corporeo, poiché è tremendamente vantaggioso per chiunque vedere il proprio corpo in simmetria.
Chiaramente , persone con diabete ad alti livelli devono evitare esercizi ad alto impatto, perché possono essere pericolosi e dolorosi. Possono fare allenamenti cardiovascolari a basso impatto.

Pilates permette di svolgere un programma di forza ritmico che è , sì diverso dal sollevamento pesi tradizionale, ma di minor impatto sull’innalzamento della pressione sanguigna. Tonificare i muscoli profondi del “core” stimola la forza del sistema digestivo che può essere un’area problematica per chi soffre di diabete. Se i pazienti possono rimettere in allineamento i propri organi con il Pilates, questi funzioneranno meglio.
Pilates aiuta anche a risolvere i problemi vascolari legati al diabete, poiché pompa il sangue in maniera più fluida; anche le articolazioni e la mobilità della colonna vengono migliorate ed è un sollievo per i malati poichè, specialmente polsi e spalle, divengono rigide. Imparando ad articolare la colonna ed a mobilizzare le spalle possono tenere sotto controllo i loro sintomi.

Chiaramente tutto ciò può essere applicato anche alla vita quotidiana, possono ingaggiare i loro addominali profondi mentre sono in fila dal fruttivendolo ad esempio. Questo è d’aiuto in quanto molti diabetici hanno gli addominali deboli, in relazione all’inconsistente metabolismo del glucosio, e ciò influenza la postura. E’ utile anche respirare e fare esercizi di rolling prima di andare a dormire in quanto si rilassa la mente e si prepara il corpo per il sonno.

L’aspetto olistico del metodo Pilates aiuta molti diabetici, incorporando l’esercizio fisico, il rilassamento e l’accettazione che si può andare avanti senza problemi nonostante le circostanze.